giovedì 2 aprile 2009

pasqua alle porte

pasqua e' alle porte. ed io sono un po' malaticcia. niente di che, mal di gola e raffreddore, ma siccome qui piove e fa freddo che sembra novembre, meglio se me ne sto a casa.
intanto di roba da fare ce n'e' sempre. per esempio studiare dove mettere le piccole uova dipinte che i bambini del mio nido realizzeranno per pasqua. ci vuole un cestino, chiaro. ma quale cestino?comprato?fatto a mano da noi?dipinto dai bambini?di carta,plastica, vimini...??
proprio ieri la mia collega e la tirocinante parlavano dei cestini che facevano alle elementari, di carta intrecciata..ed io oggi ho provato a farne qualcuno.






i risultati non mi entusiasmano troppo.spulciando pero' nella rete si trovano un sacco di belle idee...



questodi notimeforflascards per esempio e' semplice. modello art attack, palloncino e colla vinilica e si gira intorno con della lana. ho qualche dubbio sulla stabilita' del cestino, ma voglio provare a farlo.







questo di luckyladybird mi piace moltissimo, perche' e' colorato e soprattuto e' un inno al riciclo della plastica. e fatto di borse di plastica arrotolate e uncinettate insieme con del filo. e' bellissimo, ma non sono riuscita a capire le spiegazioni in inglese :(mannagia a me. quindi lo vedo di difficile riuscita.



infine ci sono questi di betz white, una designer americana che ho scoperto da qualche giorno(e che fa cose bellissime, vedere per credere!!). sono molto carini e sembravano anche facili...cosi' ho provato a farli. in effetti il risultato e carino, l'unico problema e' trovare i bicchieri di carta adatti. gli unici che ho trovato, con whinnie the pooh sopra(io odio whinnie!!) sono troppo stretti e alti ed il risultato finale, piu' ce un cestino, sembra una tazza mug.
ma non mi arrendo, non voglio comprarli gia' fatti!!
pasqua comunque significa vita, resurrezione, battaglia vinta contro la morte.
la morte questa settimana e' entrata violentemente nella mia vita, ed ancora non riesco a farmene una ragione. non e' facile vedere morire dei coetanei, anche se e' tanto che non li vedi. non e' facile accettare, non tanto la loro morte perche' ormai non possiamo farci nulla, quanto il vuoto che lasciano, il dolore infinito dei genitori.
non lo so, ecco quello che sento. sono giorni cosi', un po' sospesi.

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