mercoledì 20 maggio 2009

la piagnona.

si, lo ammetto sono una piagnona. piango per una foglia che cade in autunno, per un fiore che sboccia in primavera. piango sempre. per ogni cosa.

ed ho pianto anche domenica.
domenica nel mio quartiere, o meglio nel quartiere mio vicino di casa c'e' stata una festa. si chiama la festa del borgo, perche' questo quartiere e' l'antico borgo medievale della citta', di cui purtroppo rimangono pochi segni. comunque, tutti gli anni , a maggio, viene fatta questa bellissima e colorata festa, con banchetti, spettacoli offerti dai negozi e dai locali, cortili aperti, mostre, eccetera.

domenica a braccetto con la mamma ho fatto un giro per la festa.

ritmo sudamericano. sdegn sdeng di batterie e cish cish di maracas. una bellissima signora brasiliana, con tanto di vestito tipico, ride e suona una specie di grattugia. di fianco a lei un signore veeeechio con barba bianca e senza capelli. pelle scura, bruciata dal sole. canta e suona un tamburo. gente che ride e balla.

piu' in la' una ragazza con un meraviglioso vestito arabo, damascato, con ricami colorati, lungo fino ai piedi e con il cappuccio a punta. in testa un velo, gli occhi scurissimi che sanno di mistero.
vende delle bellissime pentole di terraccota per il cous cosu. gioca con due bambini piccoli, con i capelli riccissimi.

nell'altra via, l'imam di alessandria guida le visite ala moschea. ci si toglie le scarpe, si entra e si ascolta cosa davvero e' l'islam, e quanta bellezza ha.

nella piazza c'e' la festa delle famiglie. ci sono tantissimi bambini che giocano insieme e altri che disegnano.i clown che festeggiano con loro. e nessuno e' uguale all'altro, si fa fatica a dire quale "nazionalita'" prevalga. o forse e' meglio dire che sono tutti italiani, italiani di tanti colori diversi.
e secondo me, ai bambini, piace molto essere di colori diversi.

insomma, ad osservar quanto veramente fosse multietnica la mia citta', mi sono commossa.giravo per la strada piangendo,come una matta. mi sono commossa pensando soprattuto a quell'imbecille criminale del nostro, ahime', presidente del consiglio, che dice che l'italia non e' multietnica.
i fatti ti smentiscono, stronzo.
fortunatamente.

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