lunedì 12 aprile 2010

matteo, da laskar.gah. afghanistan

afganistan: 31 marzo

Alle 11.00 di questa mattina, abbiamo iniziato a ricevere i feriti di un’esplosione avvenuta nel villaggio di Babaji, a mezz’ora di macchina da Lashkar-gah.
Era giorno di Mellà, il mercato tradizionale che si sposta ogni giorno in un villaggio diverso.
La gente lavora sodo tutta la settimana per portare i propri prodotti da vendere al mercato. Si trova veramente di tutto, dall’artigianato, agli animali, ai vestiti, agli alimentari.
Improvvisamente, in mezzo alla folla, c’è stata una violentissima esplosione e poi urla, grida e sangue dappertutto.

La prima ambulanza ha portato all’ospedale di Emergency 6 bambini, feriti e terrorizzati. Gambe, braccia, mani, visi pieni di sangue e bende. Non uno che piangesse.
Abbiamo perso il conto delle ambulanze che sono entrate dal nostro cancello.
L’ultima ha trasportato Noor Ali, sette anni, due ferite sulla natica e sulla coscia destra.
Era alla fiera anche lui con suo padre, per comprare delle pecore.
All’improvviso c’è stata l’esplosione: tra la gente che scappava urlando, ha visto l’asino con cui erano arrivati a terra, morto.
Noor Ali era inconsolabile, ma non per il dolore delle ferite: nell’esplosione avevano perso il bene più importante per il sostentamento della sua famiglia.
In tutta la giornata, abbiamo ricevuto 29 pazienti: 20 sono stati operati, 9 sono stati medicati e torneranno fra due giorni per la visita di controllo.


Matteo, Lashkar-gah


volevo raccontrvi di un posto bellissimo di pace e condivsione che mi ha lasciato il cuore caldo. ma oggi a scrivervi da un posto di guerra sara' matteo.
IO STO CON EMERGENCY, perche' conosco chi ha lavorato per emergency, conosco cosa fa emergency e so che non fiancheggia i terroristi.
le mele marce esistono...ma questi tre uomini che amano gli altri uomini, non sono marci.
ho il cuore pesante nel sapere che queste persone sono in carcere.

UPDATE:FRATTINI, CON QUESTE MEZZE PAROLE, NON CONFERMATO AL POSTO DI FALSO, CONFESSIONE NON COMPLETA, NON QUI, SI ', CHISSA' COSA, MA NON SAPIAMO, NOI VOLGIAMO DIFENDEERCI MI FA SCHIFO. SCHIFO E VOMITO. PREFERICO IL DISCORSO DEL GIORNALISTA, CHE A PORTA A PORTA, PARLA DI ALCUNI RISENTIMENTI NEI CONFRONTI DI EMERGENCY.

1 commento:

Francesca ha detto...

La prima cosa che ho pensato è stata questa: "Non è possibile. E' tutta una bufala!!!"
Chi lavora per Emergency, chi rischia la propria vita ogni giorno per salvare quella degli altri senza chiedere niente in cambio, chi è ogni giorno in prima linea... non può fare ciò di cui sono accusati i nostri tre connazionali.
Noi siamo qui, nelle nostre comode case, al calduccio, al sicuro. Non possiamo nemmeno immaginare che cosa sta succedendo laggiù. Non è che sanno troppe cose e vogliono silurarli???
Anche io sto con Emergency.
Francesca