sabato 9 gennaio 2010

one small change, gennaio

dal sito : http://www.decrescitafelice.it/

di Piero Maglia

Eh, no! Non ci sto! Chi ha letto qualche testo sulla decrescita ha già capito dove voglio andare a finire. Chi gira con le toppe sugli abiti non è un poveraccio: è un cittadino virtuoso ed esemplare, che ha imparato a non buttare gli abiti consumati, a ripararli e a riusarli. Quando gli oggetti che adoperiamo si guastano o sono usurati, li gettiamo nei rifiuti e li ricompriamo nuovi, anche perché non si trovano i pezzi di ricambio, e se si trovano costano come il prodotto nuovo. Ma questo comportamento produce due autentiche «catastrofi», per usare una parola del sottotitolo del libro: a valle, si accumula una maggior quantità di rifiuti che ammorbano l’ambiente; a monte, la riproduzione dell’intero oggetto, invece del pezzo di ricambio, richiede un maggior consumo di materie prime e di energia, sempre più scarse e costose. Il discorso vale anche per gli abiti.

I Have a Dream, pure io, nel mio piccolo: vorrei vedere sempre più cittadini con le toppe sui pantaloni, sulle maglie, sulle cuffie, sui calzini, sperando che sotto siano rattoppate anche le mutande, i mutandoni, le canottiere, le magliette.Cittadini a toppe che si muovono in pubblico non vergognosi ma orgogliosi, perché sono membri della collettività saggi e virtuosi. Che hanno ricuperato l’antica virtù della sobrietà. La pezza sul sedere deve diventare un must: no toppa no party.

ecco, questo pezzo un po' racchiude il mio impegno di gennaio per il one small change. vorrrei inaugurare a partire da oggi una periodo di pochi acquist e di autoproduzione. che?proprio ora che ci sono i saldi, dice la mia anima spendacciona, tipica femminile? si proprio da oggi, cosi' mi posso mettere ancora piu' alla prova (sadica!). non rinuncero' a comprare una o due cose di cui ho assoluta necessita', ma tutto il resto, tutto il surplus verra' abolito.

e vorrei lasciare sempre piu' spazio all'autoproduzione, incominciando dallo yogurt.

io amo lo yogurt, quello bianco, semplice, acidognolo. e da quando hanno aperto un negozio naturasi' dietro casa mia, ho scoperto che adoro ancora di piu' lo yogurt biologico, fatto con il vero latte delle vere mucche. tutto un altro gusto.
ma, se lo yogurt lo facessi io? tra i miei ricordi dell'infanzia, sopratutto dell'estate quando stiamo tutti insieme nella casa di campagna, c'e' quello di mia nonna che ogni giorno schiaccia i fermenti per fare lo yogurt. e mi racconta di come i fermenti siano vivi, faciano lo yogurt ballndo con il latte.
perche' non farlo ancora ? provero' da lunedi', andando a comprare i fermenti ma senza yogurtiera, perche' mia nonna faceva senza, e quindi sarebbe una spesa inutile.

da lunedi quindi la cronistoria del mio yogurtone!






english version

today i read a post on this site
http://www.deecrescitafelice.it/ , and suddenly i had an idea about my first step for the one small change. i'm sorry, the site is only in italian, but this post is about patches on trousers. some people think that patches are symbols of scruffy,shabby. but the author writes that patches are symbols of virtue, and symbolize people who choose a lifestyle of simplicity, of buying nothing, or recycling. so , glory to the patch!


ok, this is only a story. but i decided, reading this, that for january i want to be more simple, and i choose to start a season of buying nothing. what - my shop addict soul tells me - you want to start today when everything is on sale? yes, i want, to prove myself.

and, as a start, i want to make yogurt, like my grandma does.

on monday i will write the glorious chronicles of homemade yogurt!


THANKS TO FRANCESCA FROM FUORIBORGO FOR THE HELP ON THIS POST :D

2 commenti:

Daniela ha detto...

Ciao sara!!!in bocca al lupo per questi piccoli cambiamenti, io devo ancora riflettere bene sui miei obiettivi per questo nuovo anno, grazie cmq x questa ispirazione! :-)

il_semedisenape ha detto...

cioa dani :)
grazie per l'in bocca al lupo, speriamo bene.
vole vo dirti...mi e' tornato indietro il pacco di natale mandato, ora provo a rispdirlo avevo sbagliato il numero.
ma a me non e' arrivato nulla...
sara